…due gocce di Barolo sul collo.
Siamo sinceri, o meglio sarò sincero, se ci fosse un profumo, un vine de toilette ( che non è un vino di XXXX ) per bagnare e profumare delicatamente il collo e i polsi prima di uscire di casa la mattina che non ci faccia scambiare per avvinazzati ed ubriaconi ma che emanasse tutti quei profumi, primari, secondari, terziari di un grande vino, io, lo userei. Un Petrus spray, ovviamente alcol free, si potrebbe essere sempre tentati di farsene un goccetto in bagno davanti allo specchio, per raccontare il nostro carattere o un Chateau Yquem per giovani fanciulle.
(so bene che esistono pseudo profumi al vino, sarebbe meglio dire ai profumi di mosto perché di vino non hanno quasi nulla)
Ma qui siamo andati oltre, un gruppo di biotecnologi della Western University, Australia, hanno creato con il vino un tessuto organico simile al cotone, creando la possibilità di vestirci, non solo metaforicamente parlando. Un tailleur realizzato con un rosato del Garda per la primavera, un pullover da un grande e caldo Amarone e perché no, dell’intimo pizzato con un famoso vitigno marchigiano, la passerina.
Tra il serio e il faceto, questa invenzione potrebbe risolvere parzialmente il problema della sovrapproduzione di alcune zone, quando spesso non conviene nemmeno vendemmiare perché il costo supera il prezzo dell’uva e sicuramente si avrebbe un capo unico, d’annata e che magari con gli anni diventerà di grande valore, ovviamente solo se ben conservato.
:-)
dopo l’acetato ecco l’acetaldeide,poi se il colore non ci piace più basta lavarlo con carbone vegetale e per conservarlo un poco di metabisolfito di potassio!! Strani questi Australiani…
anche io… blog di vino che oltre alla notizia, giustamente ripresa da noi “esperti” ti copiano anche le battute! Mha!
sono perplesso.Andiamo avanti a berlo ……